“Ambarabà ciccì coccò” è una famosa filastrocca della nostra infanzia di origini antichissime che parla di civette e di dottori. Esiste in molte versioni ed è stata citata in numerose canzoni, non solo infantili e nella letteratura. Ancor oggi viene usata dai bambini per fare la conta.
'Ambarabà ciccì coccò' testo (lyrics)
Ambarabà ciccì coccò
Tre civette sul comò
Che facevano rumore
Nella casa del fattore
Il fattore si ammalò
Ambarabà ciccì coccò
Ambarabà ambarabà
Ambarabà ciccì coccò
Ambarabà ciccì coccò
Tre civette sul comò
Che sciupavano il colore
Nella studio del pittore
Il pittore si arrabbiò
Ambarabà ciccì coccò
Ambarabà ambarabà
Ambarabà ciccì coccò
Ambarabà ciccì coccò
Tre civette sul comò
Han bevuto del liquore
Dal bicchiere del pastore
Il pastore si ubriacò
Ambarabà ciccì coccò
Ambarabà ambarabà
Ambarabà ciccì coccò
Ambarabà ciccì coccò
Tre civette sul comò
Civettavano con calore
Nella casa dell’autore
Ma l’autore si stancò
Ambarabà ciccì coccò
Ambarabà ambarabà
Ambarabà ciccì coccò
Filastrocca filastrocca
Sei finita propria in bocca
Le civette nel comò
Stanno zitte per un po’
Che silenzio finalmente
Ambarabà ciccì coccò
Ambarabà ambarabà
Ambarabà ciccì coccò