Una simpatica canzone del 52° Zecchino d’Oro (2009) dove si racconta la storia del geniale Galileo Galilei che, armato di cannocchiale, stupisce i suoi contemporanei in un viaggio interplanetario alla scoperta dei sorridenti astri del cielo.
'Messer Galileo' testo (lyrics)
Testo e musica: Iardella
Interpreti: Piccolo coro dell’Antoniano
Nel cielo d’estate, quattrocento anni fa
Le stelle e i pianeti con curiosità
Di certo chiedevano, guardando quaggiù
Chi fosse quell’uomo col naso all’insù
Messer Galileo
Scienziato curioso
Nel cielo guardava
Senza riposo
Nel mondo col tempo qualcosa cambiò
Tutto l’universo a cantare cominciò
Gira la terra, girando attorno al Sole
Marte la guerra, adesso più non vuole
Giove saluta con l’occhio da birbone
Venere, Mercurio, Nettuno con Plutone
Milioni di stelle dai nomi più belli
Urano, Saturno con tutti gli anelli.
Se perdi la strada e non sai dove andare
Tu cerca nel cielo
Nel cielo
Messer Galileo
Messer Galileo
Scienziato geniale guardava lassù
Col suo cannocchiale la luna nel blu
Se fu in quelle notti davvero non so
Ma della sua luce lui s’innamorò.
Il sole al tramonto
Calando sul mare
Con nuvole rosse
Si mise a giocare
Le macchie nel sole allora scoprì
E per questo tutti oggi cantano così
Gira la terra, girando attorno al Sole
Marte la guerra, adesso più non vuole
Giove saluta con l’occhio da birbone
Venere, Mercurio, Nettuno con Plutone.
Milioni di stelle ci sono davvero
Ma che meraviglia guardare nel cielo!
Se perdi la strada e non sai dove andare
Continua a cercare
Nel cielo
Messer Galileo
Messer Galileo.
Nel cielo d’estate quattrocento anni fa
Guardando le stelle con curiosità
La scienza moderna faceva le prove
E quell’ anno era il 1609
Gira la terra, girando attorno al Sole
Marte la guerra adesso più non vuole
Giove saluta con l’occhio da birbone
Venere, Mercurio, Nettuno con Plutone.
Milioni di stelle dai nomi più belli
Urano, Saturno con tutti gli anelli
Se perdi la strada e non sai dove andare
Tu cerca nel cielo
Nel cielo
La Stella Polare
La Stella Polare